Ü Pirun

Molti genovesi lo ricorderanno come il "pirone".

Questo recipiente di vetro ha origini spagnole,lo dimostra anche il modo di dire "bere alla catalana".
Stranamente la parola "pirone" o "pirun" non è contemplata neanche nei dizionari di genovese -italiano.
Sostanzialmente si tratta di una bottiglia un pò particolare, mio nonno mi ha insegnato a bere da questo senza appoggiare il vetro alle labbra.
Lui metteva solo il vino quello che si faceva da solo in cantina e all'antica secondo le lune  usando "solo uva" (cosa oramai strana).
C'era invece chi mischiava il vino con l'acqua,e si portava questa insolita boraccia a lavorare per andare in campagna nell'alta val Bisagno spesso in un secchio con paglia bagnata per tenerlo fresco (per quanto possibile).
Mi raccontava che, quando lavorava come ferroviere , nell'osteria sotto i portici di Sampierdarena, quando ancora c'era il porto pieno di marinai e camalli, non esistevano i bicchieri o meglio erano usati raramente solo con i "furesti" (stranieri).
Si usava esclusivamente il pirone.

Gli avventori se lo passavano allegramente da uno all'altro senza versarne un goccio.

Spesso invitavano i passanti offrendogli il vino solo per farsi due risate appena l'incauto bevitore se lo versava addosso.

Spero di non avervi annoiato e di avervi fatto tirare fuori da un cassetto della memoria quello che per me era sepolto dalla polvere ... 

 

pirone

 

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